Come funziona la segnaletica stradale verticale e cosa dice la normativa
La segnaletica stradale verticale è fondamentale per garantire sicurezza e ordine lungo le strade: serve a regolare i comportamenti, prevenire incidenti e indirizzare correttamente tutti gli utenti della strada, sia in contesti urbani che extraurbani.
Per essere davvero efficace, deve rispettare norme precise che ne regolano tipologie, dimensioni, installazione e manutenzione. Comprendere come funziona e quali sono le sue applicazioni pratiche aiuta a migliorare la gestione del territorio e a favorire una mobilità più sicura.
Cos’è la segnaletica verticale e perché è fondamentale
La segnaletica verticale comprende tutti quei segnali installati su supporti posti in posizione elevata rispetto al piano stradale e si distingue dalla segnaletica orizzontale – tracciata invece direttamente sul suolo stradale – che include strisce, frecce, zebrature e simboli.
Nel contesto urbano, la segnaletica stradale verticale regola la viabilità, segnala obblighi, divieti e indicazioni essenziali per la sicurezza dei cittadini. In ambito extraurbano, assume un ruolo ancora più rilevante per prevenire incidenti, soprattutto in tratti pericolosi, curve cieche o incroci nascosti.
Oltre a guidare l’utente, la segnaletica verticale svolge un’importante funzione di orientamento, particolarmente utile per chi non conosce il territorio, la sua corretta visibilità e leggibilità è quindi un requisito indispensabile.
Le categorie di segnaletica verticale previste dal Codice della Strada
Secondo la normativa sulla segnaletica verticale prevista dal Codice della Strada, i segnali si dividono in tre categorie principali:
- segnali di pericolo: indicano situazioni potenzialmente rischiose (curve, strettoie, incroci pericolosi);
- segnali di prescrizione: comprendono divieti, obblighi e limitazioni (velocità, sorpasso, accessi);
- segnali di indicazione: forniscono informazioni utili come direzioni, località, parcheggi.
Accanto a queste categorie, si trovano i segnali temporanei, spesso utilizzati in caso di lavori o incidenti, e i segnali luminosi, che integrano o sostituiscono quelli statici in determinati contesti.
Fanno parte della segnaletica verticale anche le attrezzature complementari, come dissuasori di velocità, barriere, catarifrangenti e specchi stradali, fondamentali per migliorare la visibilità in determinate situazioni.
Specchi stradali e attrezzature complementari
Gli specchi stradali rientrano tra le attrezzature complementari indicate dall’art. 38 del Codice della Strada che prevede Il loro utilizzo in presenza di incroci con visibilità ridotta, curve pericolose o accessi difficili da monitorare visivamente.
L’impiego di uno specchio parabolico è consigliato quando la conformazione del territorio impedisce di vedere con chiarezza veicoli o pedoni in arrivo. Tra le tipologie più comuni si distinguono gli specchi semplici, utilizzati in ambienti con condizioni climatiche favorevoli e gli specchi intelligenti: dotati di tecnologie che ne migliorano le prestazioni, come sistemi antiappannamento, antigelo, sensori di temperatura e umidità e alimentazione autonoma.
Tra questi ultimi, Safe Join si inserisce come esempio concreto di evoluzione funzionale: uno specchio stradale intelligente con sistema di riscaldamento automatico e gestione elettronica indipendente, capace di garantire ottima visibilità in qualsiasi condizione metereologica.
Come avviene l’installazione della segnaletica verticale
L’installazione della segnaletica verticale segue una procedura tecnica precisa. Ogni intervento richiede:
- verifica della necessità e ottenimento delle autorizzazioni comunali (la procedura varia a seconda del comune di riferimento);
- scelta dei materiali conformi alle normative (pannelli rifrangenti, supporti certificati);
- analisi del posizionamento della segnaletica stradale verticale, considerando visibilità, distanza e ostacoli.
L’errato posizionamento può comprometterne la loro funzione, le linee guida tecniche aiutano a prevenire queste criticità e a garantire un impatto positivo sulla viabilità.
Norme su altezza e dimensioni della segnaletica verticale
L’altezza e le dimensioni della segnaletica verticale sono regolamentate da disposizioni tecniche che ne garantiscono visibilità ed efficacia.
In particolare, nei contesti pedonali, i segnali devono essere installati ad almeno 2,20 metri dal suolo per evitare interferenze con il passaggio delle persone. Le dimensioni del pannello invece variano in funzione della categoria del segnale e della velocità della strada, assicurando una corretta leggibilità in ogni situazione.
In aree particolari, come zone scolastiche, centri storici o strade urbane strette, la normativa consente adattamenti specifici per rispondere a caratteristiche ed esigenze del contesto.
Segnaletica e sicurezza stradale: focus su tecnologie innovative
L’innovazione tecnologica sta cambiando il modo di concepire la segnaletica, rendendola più efficace e adattabile. Strumenti intelligenti, come Safe Join, integrano la funzione segnaletica con soluzioni avanzate, già adottate in diversi contesti ad alta criticità.
In questo scenario, la segnaletica verticale continua a evolversi: rispetta le normative, si adatta al territorio e cresce grazie al contributo di tecnici, amministratori e cittadini attenti alla sicurezza.
👉 Contattaci per maggiori informazioni su Safe Join